La tua preghiera sia un atto di fede e d’amore

La tua preghiera sia un atto di fede e d’amore

“… La preghiera è un’attività spirituale e, in quanto tale, deve essere animata dalla certezza che Dio ci ascolta, dalla fede in Lui che vuole il nostro autentico bene, dalla speranza sul futuro di gioia eterna che in Lui ci attende. Per questo motivo, quando ci disponiamo all’incontro intimo con il Signore della vita, la pena per tutto quello che è conseguente alla nostra storia terrena dovrà scomparire e fondersi con il canto della fede. Con la preghiera infatti noi festeggiamo la nostra fede. Questo è ciò che conta ed è anche la motivazione fondamentale della nostra preghiera, che è dialogo fiducioso e condividente con chi ci ama e sa curarsi di noi più e meglio di quanto noi stessi potremmo.

Il senso e il valore della preghiera sono racchiusi in questa festa d’anima che celebra la sua fede in Dio Padre misericordioso, sommo vertice di ogni perfezione dell’amore.

In questa celebrazione di fede, in cui l’anima si apre ad accogliere la consolazione di essere e sentirsi immensamente amata, noi compiamo la volontà di Dio, conclamiamo la sua paternità, diamo al nostro spirito pieno respiro di vita.

Spesso il nostro modo di pensare e vivere la preghiera è difettoso proprio perché manchiamo di esercitarci nell’umiltà e nell’abbandono filiale che costituiscono la premessa indispensabile alla nostra relazione con Dio. Tendiamo, infatti, a restare ancorati intimamente alle nostre ragionevoli ragioni, senza pensare che la preghiera è un atto d’infanzia del cuore, che nulla toglie alla maturità della ragione ma non ne accusa l’oppressione.
Per questo vanno rivisti i sentimenti personali più profondi e liberato il cuore dai pesi che lo invecchiano. A tal fine scrutati nell’intimo, spolvera il tuo cuore, liberalo, restituiscigli la libertà. È difficile che un adulto si disponga a questo, se non ne comprende nell’intimo la necessità. Tu pertanto invoca l’aiuto di Maria, nostro modello e Madre, per entrare sempre più nella comprensione e nel desiderio di un rapporto con il Padre che sia davvero filiale, carico d’amore e di fiducia. Solo allora riuscirai ad educarti volenterosamente e a coltivare un cuore nuovo disposto ad aprirsi alla grazia. …”