L’esercizio d’amore anima la vita

L’esercizio d’amore anima la vita

“… «Che vita è quella?» tu dici, riferendoti a Sara, quella bambina nata con gravi disabilità, sostenuta dalle continue cure mediche e fisioterapiche.

Una tragedia, eppure quanta vita, quanto amore circola attorno a lei, quanto calore! La mamma ha lasciato il suo lavoro e investe la maggior parte del suo tempo con lei. Quanto entusiasmo per ogni piccola conquista! La sorellina più grande non vive di capricci come la altre sue coetanee, è felice di realizzarsi in tante iniziative di bene. I suoi occhi guardano la vita della piccola Sara che stenta, eppure tenacemente vive. Il papà al rientro dal lavoro sa che lo aspetta il sorriso della sua piccola.

Quanta forza nel cuore di questi genitori provatissimi e coraggiosi! Quanta tenerezza nei loro sguardi! Quanta complicità fra loro! C’è un fermento di vita in quella casa che non si trova nelle altre dove c’è salute e benessere.

È la donazione di sé, quel continuo prodigarsi per l’altro che regge l’armonia all’interno di quella famiglia. Ecco tu vedi la legge dell’amore. Esso nutre sé stesso e, nutrendosi di sé, cresce in sé. Un processo contrario a quello del consumo. Più dai amore, più ne hai. Sicché, questa vicenda ci mostra come da una disgrazia nasce la grazia, se l’uomo non si ribella. Allo stesso modo, da una minaccia alla vita fiorisce la vita, se l’uomo rimane nel suo alveo di figlio di Dio e si lascia da Lui umilmente custodire. Così tu vedi capovolta la comune logica umana. L’insuccesso materiale ha decretato il successo spirituale e le due cose convivono fra loro senza lotta. Tutto questo ci dice ancora una volta che è l’amore a regolare la vita, che la vita va oltre la sua stessa funzionalità e che vita e amore non sono soggetti alla corruzione, né alla morte. …”