Non viviamo in superficie

Non viviamo in superficie

“… È nella profondità del proprio essere che l’uomo può spiegarsi ciò che è e orientarsi in ciò che fa.
Credo che bisogna recuperare spazi di silenzio e di ascolto della natura,di se stessi e degli altri. Spazi vitali che diano respiro al bisogno innato in ogni uomo di umanità condivisa.
Siamo fatti per tendere l’uno verso l’altro in modo tale che la realizzazione dell’uno si compie in modo completo nell’incontro con la realizzazione dell’altro. Prova ne è lo stato di tensione e di continua insoddisfazione a cui porta la conduzione egocentrica della propria vita. I momenti di gratificazione personale pure se inebrianti durano poco e annunciano già una nuova inquietudine.
Bisogna fare esperienza di confronti e valutare nuove esperienze. …”